Le Malattie Croniche

Un'epidemia invisibile

Le malattie autoimmuni rientrano nella categoria delle malattie croniche , in quanto sono patologie per le quali ad oggi non esiste un cura definitiva e pertanto è possibile che progrediscano nel tempo con un andamento altalenante, anche grazie ai farmaci ad oggi disponibili, con fasi di riacutizzazione e fasi di remissione. 

Secondo la definizione del National Commission on Chronic Illness , sono croniche tutte quelle patologie "caratterizzate da un lento e progressivo declino delle normali funzioni fisiologiche". Pur con marcate differenze tra ciascuna patologia e con gradi di severità diversi, non esiste, ad oggi, una cura ma è possibile solo trattare i sintomi, per tenere sotto controllo l'andamento, ridurre il tasso di mortalità e riuscire a garantire una qualità di vita adeguata.

É bene sapere infatti che le Malattie Croniche ad oggi costituiscono la prima causa di morte al mondo al punto che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) le ha definite una  "epidemia invisibile".

Impresa ardua poter categorizzare tutte le malattie croniche, infatti queste coprono un'ampia gamma di patologie che vanno dai disturbi cardiocircolatori, diabete alle malattie respiratorie, dalle patologie infiammatorie autoimmuni e reumatologiche a quelli della vista e dell'udito, fino ai tumori. 

Secondo l' Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane attualmente nel nostro paese sono 24 milioni gli italiani che soffrono  di una patologia cronica. Ne soffrono più le donne rispetto agli uomini e  si assiste a forti differenze territoriali. In Italia la patologia cronica  più frequente è l'ipertensione con quasi 12 milioni di persone, con a  seguire l'artrite / artrosi e le malattie allergiche. Leggi Il Rapporto Completo .  


L'elenco aggiornato delle condizioni e malattie croniche e invalidanti  che danno diritto all'esenzione è scaricabile dal sito del Ministero della Salute al seguente Link .   


Uno scenario preoccupante che vede oltre il 40% della popolazione soffrire di una o più patologie croniche. I dati ci dicono che le malattie croniche sono in costante aumento ed avendo un'origine multifattoriale diventa fondamentale la necessità di implementare un sistema di assistenza continuativa e multidisciplinare, che preveda non solo la gestione della fase acuta.


Questo obiettivo del Piano Nazionale della Cronicità (PNC) emanato dal nostro Ministero della Salute nel 2016. Il PNC suddivide il percorso del malato cronico in fasi ben dettagliate e con specifici obiettivi. In sintesi:

  • Fase 1. Stratificazione e targeting della popolazione
         Individuazione dei pazienti e segmentazione della popolazione

  • Fase 2. Promozione della salute, Prevenzione e Diagnosi Precoce
          Interventi atti a modificare gli stili di vita e ridurre i fattori di rischio

  • Fase 3. Prevenzione e Diagnosi del Paziente
          Potenziamento dei Servizi di Assistenza territoriale e riorganizzazione delle attività del MMG (medico di medicina generale)  

  • Fase 4. Erogazione di Interventi Personalizzati
          Piano di cura personalizzato, Empowerment ed educazione terapeutica

  • Fase 5. Valutazione delle cure erogate
          Implementazione di sistemi di misura della qualità delle cure e della qualità della vita  

Il piano affronta anche aspetti trasversali dell'assistenza alla cronicità, come la sanità digitale e l'umanizzazione delle cure. Va da sé che diventa fondamentale intervenire non solo a livello di ricerca e trattamento medico utili a conoscere meglio e contrastare efficacemente le malattie, ma soprattutto agire in termini di prevenzione primaria , ovvero sugli stili di vita e condizioni emotivo-relazionali e sociali che possono consentire di prevenire l'insorgere delle cronicità.


ProCron.it, aderendo al modello biopsicosociale come strategia di approccio alla persona, attribuisce il significato della malattia, così come della salute all'interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali

Guarda all'interazione della persona con se stesso, gli altri e il suo ambiente. Tutto concorre al miglioramento o peggioramento di una condizione cronica. Per questo sarebbe necessario intervenire su più livelli e farlo in maniera sinergica. Auspichiamo, pertanto, nell'imminente futuro ad una più stretta collaborazione con MMG e all'inserimento dello psicologo delle cure primarie all'interno degli ambulatori.            


Lo psicologo può offrire supporto ai medici nelle attività di sensibilizzazione e prevenzione primaria sugli stili di vita delle persone, sostegno psicologico alle persone che ricevono una diagnosi della malattia cronica per una migliore elaborazione ed accettazione della stessa, affinché vi sia una maggiore adesione al piano di cura personalizzato, ed infine protocolli di consapevolezza per aumentare la consapevolezza e ridurre il dolore e stati negativi correlati alla malattia, quali ansia, paure e depressione.


 Servizi di Psicologia online