Le Storie dei ProCron Amici
SIAMO PIU' FORTI INSIEME
Roberta P.
La mia più grande sfida è stata quella di accettare l'idea di convivenza con la malattia - abbracciare la propria patologia è sfinente. Il rigetto è la prima soluzione, la meno strategica, la più verace.
Non perdere mai la speranza è stato per me determinante: l'idea di fare andare le cose nei migliori dei modi.
Il profondo significato della parola "Malgrado".
Il mio consiglio è: Fai tutto ciò che puoi, perché te lo devi.
La diagnosi è formidabile, toglie il fiato.
La cronicità descrive spesso un'iperbole, se non peggiora è già tanto.
Eppure, se mi avessero detto che avrei potuto essere felice anche all'inferno non c'avrei creduto.
Non nego il "maschio" che fa ma voglio dire a chiunque legga che diventa relativo.
Nicoletta Z.
La mia più grande sfida è stata crescere 4 figli da sola e in compagnia della mia malattia.
La paura più grande è stata quando pensavo di avere un tumore! perché, nel corso delle indagini mediche, ho scoperto di avere alcuni valori associabili a patologie mortali, mentre, fortunatamente, erano solo di accompagnamento alla sclerosi multipla .
Ho avuto molta paura.
Il mio consiglio è di non abbattersi mai: la vita è bella nonostante tutto e la malattia.
Io oggi sono felice.
Simonetta
La mia più grande sfida è stata quella di capire cosa avessi perchè sentiva di non stare bene ed il mio corpo era pieno di dolori da ogni parte con fortissimi mal di testa da non riuscire a stare in piedi. E' stato estenuante per tutte le innumerevoli analisi ed esami da fare senza venirne a capo. Sono trascorsi più di 6 mesi.
La diagnosi alla fine è stata quasi un sollievo.
Il sostegno e la comprensione della mia famiglia è stato per me fondamentale, senza di loro non così se sarei riuscito ad affrontare questo calvario. Oggi, è passato un anno, e con l'aiuto dei farmaci sto meglio, ma sono consapevole di dover rivedere i miei ritmi ed imparare a rilassarmi. Ci sto lavorando. Se posso dare un consiglio è questo: sistemate il vostro corpo ma non scordatevi del vostro cuore e della vostra mente...e soprattutto fatevi aiutare se ne avete bisogno. Non siamo deboli, siamo umani!
Alessandro F.
La mia più grande sfida è stata accettare le limitazioni imposte dalla malattia. Ho dovuto rivedere completamente le mie priorità ed è stata dura. Più lottavo contro la malattia più stavo male. E' stato fondamentale per me l'incontro con un medico che mi ha fatto capire quanto con il mio atteggiamento mentale e il mio stile di vita potesse aiutare me stesso a stare meglio. Ed è stato così. Continuo le terapie farmacologiche, sono stato in terapia per l'ansia e ho pianificato un nuovo regime di vita. Tutto questo mi ha aiutato moltissimo e ha ridotto le mie riacutizzazioni. Un consiglio è quello di guardarsi dentro e di cercare la soluzione migliore per ciascuno..non esiste una formula magica ...ma molto dipende soprattutto da noi.
Federica D.
La mia più grande sfida è stata accettare la mia fragilità e non vergognarmi della malattia. Nel mio viaggio con la malattia per me è stato fondamentale lavorare su me stessa e sulla consapevolezza di affrontare momento per momento. Oggi sono in remissione e sto bene. La mia malattia è diventata la mia migliore alleata e la mia più grande forza. Il mio consiglio è quello di non arrendersi mai, di prendersi cura di se e di non abituarsi alla malattia, ma di viverla come parte di noi che vuole comunicarci qualcosa per il nostro bene! Niente succede per caso, ogni volta un dramma può trasformarsi in un grande dono e opportunità di crescita.
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